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Interventi sull'illuminazione pubblica
Le amministrazioni locali evidenziano tra i costi per l'energia, l'illuminazione pubblica quale voce più importante per il bilancio: il loro efficientamento diventa pertanto inderogabile oltre che per un motivo di sostenibilità ambientale, anche per un risparmio di risorse che possono essere destinate ad altre voci di costo ben più importanti.

La maggioranza delle amministrazioni pubbliche si dichiarano sensibili al risparmio energetico in armonia con gli impegni assunti ai diversi livelli politici (internazionali, nazionali e locali), disponibili ad effettuare gli opportuni interventi di riduzione dei consumi energetici con l'introduzione di nuove tecnologie e di soddisfare contemporaneamente le necessità degli abitanti delle loro città, quartieri, frazioni attraverso un adeguamento del loro servizio di illuminazione.

Al risparmio energetico si somma l'impegno da parte delle amministrazioni comunali di attuare le norme emanate dagli organismi nazionali e regionali per la riduzione dell'inquinamento luminoso.
Proponiamo pertanto la progettazione, la realizzazione e la ristrutturazione di nuovi impianti di pubblica illuminazione o la semplice sostituzione di corpi illuminanti con sorgenti a LEDs e sistemi innovativi di illuminazione che utilizzano la tecnologia dei semiconduttori che soddisfano appieno entrambi gli aspetti sia del contenimento dei consumi energetici sia dell'illuminazione.
Le lampade a stato solido e i corpi illuminanti sono sostitutivi delle lampade tradizionali ad incandescenza (GLS, Reflector, alogene) e a scarica in gas (fluorescenza, sodio alta e bassa pressione, ecc.).

Sono realizzabili in tutta la gamma cromatica con possibilità di miscelazione dei colori (luce dinamica – RGB) per nuovi effetti cromatici e luminosi, e realizzano risparmi energetici che possono raggiungere l'80%, ed una vita media di oltre 50.000h (dato confermato dai produttori primari di LEDs).
La relativa manutenzione (con sostituzione delle lampade) è 5 volte inferiore a quella richiesta dalle lampade attualmente in uso.

La tecnologia a stato solido consente soluzioni innovative, dalla semplice sostituzione dei corpi illuminanti già installati a nuove soluzioni ed applicazioni con forme di design fino ad oggi non realizzabili.
Abbiamo svolto uno studio per conoscere la situazione attuale dei rendimenti illuminotecnici degli impianti di pubblica illuminazione, efficienza delle lampade e relativo illuminamento (lux).
Da prove effettuate comparando strumentalmente l'illuminamento prodotto sul piano stradale degli attuali sistemi di illuminazione e quello dei nostri sistemi di illuminazione abbiamo rilevato prestazioni similari.

Inoltre nella tecnologia allo stato solido bisogna considerare che il decadimento del flusso luminoso risulta molto contenuto rispetto alle lampade tradizionali. Rispetto a tutte le sorgenti tradizionali, le sorgenti a LEDs hanno una elevata gamma cromatica disponibile, con temperature di colore che vanno da 2800° a 8.000° Kelvin per il bianco; si può quindi definire in questo modo con quale tonalità illuminare.

La possibilità di regolare l'angolo di emissione attraverso adeguati diffusori ottici consente di gestire la luce là dove questa è necessaria, di non disperderla e soprattutto non sprecarla.
L'orientamento dei corpi illuminanti risolve i problemi relativi all'emissione verso il basso della luce ai fini della riduzione dell'inquinamento luminoso.

Si evita l'utilizzo di sistemi di rifrazione e riflessione della luce. Questi ultimi comportano inoltre notevoli sprechi di potenza.

E' superfluo spiegare che il flusso luminoso erogato attraverso dispositivi ottici di riflessione o rifrazione è inferiore rispetto a quello della sorgente primaria.

I risparmi meno evidenti ma altrettanto importanti riguardano la eco compatibilità, la bassa produzione di rifiuti, i minori consumi di materie prime e l'elevata riciclabilità dei materiali.
Il payback time (tempo di ritorno dall'investimento iniziale) come per la maggiore parte delle nuove tecnologie è stimato da 2 a 5 anni. Quando si supera il periodo che consente l'ammortamento, si ha un ritorno economico a vantaggio sia dell'investitore sia della comunità. Naturalmente nel pensare a nuove soluzioni illuminotecniche nella fase progettuale ed esecutiva saranno da prendere in considerazione alcuni elementi come:

  • la distribuzione delle sorgenti;
  • la qualità della luce;
  • la quantità di luce;
  • quale ambiente illuminare;
  • a quale scopo;
  • per quante ore in media la sorgente rimarrà accesa;
  • se nuovo impianto o già esistente.

Gli impianti di illuminazione devono essere installati laddove sono veramente indispensabili e con i dovuti accorgimenti, magari riducendone l'intensità quando non si ha bisogno di eccessiva potenza, in modo da ottenere tutti i risultati sopra esposti.

L'illuminazione intelligente per le abitazioni
L'illuminazione della tua casa costituisce il 10% del consumo di elettricità. Perciò, quando acquisti una lampada, ricordati che ci sono alcuni accorgimenti capaci di farti risparmiare. Innanzitutto puoi imparare a distinguere le lampade a basso consumo dalle altre.

Vediamo quali sono i diversi tipi di lampade in commercio e i motivi per cui è consigliabile sceglierle oppure no.

Lampade comuni a incandescenza
Sono le più diffuse, anche se hanno una durata breve (circa 1.000 ore) e una scarsa efficienza luminosa. Queste lampade diffondono una luce gradevole, adatta agli ambienti più raccolti, sono consigliate per stanze come la stanza da letto, oppure per i locali in cui non si resta a lungo (per es. il bagno o il corridoio).

Lampade ad incandescenza "alogene"
Sono più costose ma hanno una durata (circa 2.000 ore) notevolmente superiore alle lampade comuni, mentre l'efficienza di risparmio energetico è piuttosto bassa.

La loro luce bianca è molto intensa e valorizza al massimo la resa dei colori. Per questo di solito è utilizzata per mettere in risalto i quadri o le opere d'arte. Ricorda però che le alogene devono essere orientate su punti ben precisi, altrimenti perdono il 20% della luminosità.

Lampade fluorescenti "compatte"
Un tipo di lampada a basso consumo. Questo vuol dire che consuma fino all'80% in meno delle lampade tradizionali. E ha una durata fino a 10/15.000 ore. Un altro vantaggio è che può sostituire senza problemi le lampade comuni, perché hanno lo stesso attacco. Il soggiorno, la cucina o la stanza dei ragazzi sono i locali della casa più adatti per le fluorescenti compatte, perché hanno bisogno di essere illuminati in modo prolungato e costante. Il costo, superiore rispetto alle lampade tradizionali, può sembrare troppo alto, ma mettendo a confronto il consumo e la durata, si scoprono i vantaggi.

Lampade fluorescenti tradizionali (al neon)
Anche queste rientrano nella categoria a basso consumo (55-65 lm/W), consumano un quinto delle comuni lampade a incandescenza e hanno una durata di circa 10.000 ore. Le potrai trovare disponibili in potenza e dimensioni diverse, in forma circolare o rettilinea. Di solito si utilizzano come fonte di illuminazione nelle scale comuni o per il piano cottura della cucina. A volte però la scelta di queste lampade può essere limitata dal fatto che sono molto più grandi e quindi più ingombranti di quelle classiche.
Gli errori più frequenti sono di avere una quantità di luce insufficiente allo svolgimento di determinate attività come cucinare, leggere, cucire ecc. che richiedono una buona acuità visiva per cui un'errata distribuzione delle fonti luminose lascia fastidiose zone d'ombra e zone che provocano abbagliamento.

Migliorare l'illuminazione non significa, infatti, semplicemente aumentare la potenza delle lampadine (e quindi i consumi di elettricità): molto più importante è invece determinare la corretta distribuzione delle sorgenti luminose e la giusta qualità della luce. Come determinare la quantità di luce necessaria in un ambiente? A questa domanda non si può dare una sola risposta. Cambia a seconda delle funzioni cui è destinato l'ambiente.
In ogni ambiente esistono delle attività principali che richiedono un particolare tipo di luce. In generale la soluzione migliore, per gli usi domestici, consiste nel creare una luce soffusa in tutto l'ambiente e intervenire con fonti luminose più intense nelle zone destinate ad attività precise come pranzare, leggere, studiare. È importante anche che le luci non abbaglino né direttamente, né per riflessione.

Nel primo caso basta eliminare dal campo visivo le lampadine con sorgenti di luce concentrata: ciò non vuol dire sempre cambiare la lampada o modificarne la posizione; spesso basta sostituire la lampadina chiara con una smerigliata o una opalizzata. Nel caso della riflessione ci sono alcune considerazioni da fare: può dipendere dal tipo di materiali e oggetti presenti in casa o dal tipo di lampada. Se ci sono superfici riflettenti si può intervenire sulla sorgente di luce e, ad esempio, sostituire un'illuminazione concentrata con una diffusa. Si può anche intervenire sull'oggetto riflettente, cambiandolo di posto o modificandone l'orientamento. Non dimentichiamo inoltre che se vogliamo aumentare la luminosità e diminuire i consumi della luce artificiale, le pareti degli ambienti devono essere tinteggiate con colori chiari.

Ecco, infine, alcuni consigli pratici:
  • Il lampadario centrale da solo per l'illuminazione generale delle stanze non è una soluzione vantaggiosa in termini energetici.
  • L'illuminazione con lampada da terra o da parete in aggiunta, è migliore perché non crea zone d'ombra e dà una luce diffusa;
  • Per illuminare sculture, quadri, particolari oggetti, l'illuminazione più idonea è quella data dai faretti che creano un fascio di luce diretta;
  • Nella zona pranzo è meglio utilizzare una luce sospesa concentrata sul tavolo oppure una lampada da terra che illumini il tavolo;
  • Per le scrivanie sono da preferire le lampade da tavolo;
  • Nei bagni sono sufficienti plafoniere a soffitto o applique ad accensione separata, vicino allo specchio;
  • Applique e plafoniere sono una valida soluzione anche per i corridoi e per tutti gli ambienti di transito che non richiedono una forte illuminazione;
  • In cucina, oltre all'illuminazione generale, occorre prevedere luci sotto i pensili, sui piani di lavoro e sul piano di cottura da utilizzare solo dove e quando servono.

    Al momento dell'acquisto degli apparecchi domestici è bene prestare attenzione al marchio CE (o altri marchi riconosciuti a livello europeo). Se c'è il marchio significa che l'apparecchio è prodotto in conformità con le norme di legge in materia di sicurezza.
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